Uomo politico bizantino. Nonostante le modeste origini,
riuscì a conquistare una posizione di primo piano nell'amministrazione
imperiale sotto Andronico III. Morto l'imperatore nel 1341, divenne il
più influente consigliere dell'imperatrice vedova, Anna di Savoia,
reggente per il figlio minorenne, Giovanni V. Consigliò l'imperatrice di
liberarsi del primo ministro Giovanni Cantacuzeno, rivelandone le trame per
impadronirsi del trono. Riuscì a farlo destituire e a ottenere la nomina
a primo ministro, potendo contare sull'appoggio dei ceti popolari. Cantacuzeno
non si piegò alla decisione e scatenò una guerra civile (1341-67),
appoggiato dalla nobiltà e favorito dagli ambienti di corte che
detestavano Apocauco e tramavano per assassinarlo. Con la morte di
A.
Cantacuzeno riuscì a rovesciare il Consiglio di Corte e a farsi
riconoscere coimperatore con il nome di Giovanni VI (m. Costantinopoli
1345).